Sintesi con guida
donda digitale
Tra i vari metodi utilizzati per la modellizzazione fisica, quali: metodi alle differenze finite, modellizzazione Sorgente-Filtro, reti vibranti massa-molla, sintesi modale; la sintesi con guida donda digitale è uno dei più usati metodi di sintesi sonora su basi fisiche.
La sintesi con guida donda digitale è efficiente nella simulazione della propagazione dellonda in sistemi vibranti omogenei monodimensionali. Le onde che si propagano sono esplicitamente simulate nel modello a guida donda, sommate insieme, producono luscita fisica. Nel caso privo di perdite le onde che si propagano tra due punti nel mezzo possono essere simulate utilizzando una linea di ritardo digitale. Nel caso lineare utilizzando la proprietà commutativa dei sistemi lineari tempo invarianti, si può facilmente trattare perdite dipendenti dalla frequenza e dispersioni, concentrandole in pochi punti, ottenendo cosi semplici linee di ritardo; ne consegue che la tecnica della guida donda digitale ha nella semplicità computazionale il principale punto di forza.
Teoria della guida donda digitale
Lequazione donda per una corda ideale, ovvero senza perdite, lineare, flessibile è espressa dalla relazione
dove y è la disposizione della corda, x è la distanza dallorigine lungo la direzione della corda, t è il tempo, K è la tensione della corda, e è la densità di massa lineare.
Fig .1
Si può dimostrare che lequazione è soddisfatta da funzioni arbitrarie del tipo
dove c è la velocità di propagazione pari a:
a condizione che yl(x+ct)
e yr(x-ct) siano
differenzialbili in x e t.
Uninterpretazione delle funzioni yl(x+ct)
e yr(x-ct) può essere quella
di onda progressiva (verso destra), e di onda regressiva (verso
sinistra). La combinazione lineare delle due onde fornisce la
soluzione generale per lequazione donda.
Limpiego della guida donda digitale implementa una
discretizzazione delle funzioni yl(x+ct)
e yr(x-ct), ottenuta dal
cambiamento di variabili (Smith, 1993)
dove T è il periodo di campionamento, X è il corrispondente intervallo nello spazio, ed m ed n sono indici interi. Per le variabili così ottenute vale la relazione
La sostituzione di variabili nella soluzione dellequazione donda produce
Dato che T moltiplica tutti gli argomenti, definendo
Si ottiene
Fig .2
Le due funzioni discrete y+(n-m) e
y-(n-m) possono essere
interpretate come linee di ritardo di m campioni (Smith
1992). Sommando le variabili al punto k della linea di
ritardo si ottiene luscita dalla guida donda. La
soluzione allequazione donda mono-dimensionale data
dalla guida donda è esatta nei punti discreti della linea
di ritardo, o equivalentemente nel tempo negli istanti di
campionamento, ma necessariamente le frequenze più alte presenti
nei segnali yr(t) e yl(t),
non devono superare la metà della frequenza di campionamento.
Per stimare il valore delle variabili nella guida in punti non
interi, è possibile utilizzare un interpolatore.
DWG con Dispersione e Smorzamento dipendente dalla frequenza.
Lequazione donda che descrive il movimento vibratorio della corda rigida che include: perdite dipendenti dalla frequenza dovute allattrito con laria, alla viscosità e alla massa finita della corda può essere scrittta come (Smith, 1995)
dove y è la disposizione della corda, x lasse lungo la corda, b1 e b2 parametri di perdita. K e e sono la tensione della corda e la densità di massa lineare. Il parametro k è dato dalla relazione (Smith, 1992)
dove r è il raggio della sezione della corda, e Q è il modulo di Young.
La generalizzazione del caso lineare, tempo invariante dellequazione donda per corde rigide con perdite è descritta da Smith (1995).
Nellequazione i termini e
tengono conto delle perdite dipendenti dalla
frequenza.
Nella soluzione donda le perdite dipendenti dalla frequenza fanno in modo che i fronti donda siano attenuati esponenzialmente nel tempo, in altri termini, le onde che si propagano, sono moltiplicate ad ogni passo per una costante dipendente dalla frequenza.
Indicando con G(w ) il fattore che determina la dipendenza dellattenuazione in funzione della frequenza, ad ogni passo di tempo (Smith 1987,1992). Nella struttura della guida donda il fattore G(w ) deve essere inserito tra ogni unità di ritardo. Dato che il sistema è lineare e tempo invariante, in ogni sezione inosservata della guida è possibile concentrare i contributi dei vari G(w ).
Il termine tiene
conto del fatto che la velocità delle onde dipendono dalla
frequenza. Si può vedere dallequazione, che tale termine
è non nullo per corde con una rigidità finita (Q diverso
da zero).
Lapprossimazione al primo ordine della velocità dipendente dalla frequenza può essere espressa come (Smith 1992)
dove c0 è la velocità della corda
ideale e w è proporzionale alla
frequenza. Dalla relazione si può osservare che le componenti di
segnale di frequenza più elevata hanno velocità maggiore
rispetto a quelle con frequenza più bassa. Quindi la forma della
forma donda cambia nel tempo. Questo fenomeno è presente
in ogni corda reale ed è chiamato dispersione. La dispersione
può essere considerata nel modello della guida donda
inserendo un filtro passa tutto prima di ogni punto
dosservazione. Van Duyne and Smith (1994).
La Corda vincolata
Supponendo una corda ideale di lunghezza L, bloccata alle estremità, quindi per x=0 e x=L, si ottengono le rispettive condizioni al contorno
Dato che y(t,0)=yr(t)+yl(t)=y+(t/T)+
y-(t/T) e y(t,L)=yr(t-L/c)+yl(t+L/c),
Il vincolo sulle onde campionate diventa
dove N=2L/X è definito come il tempo in
campioni per la propagazione nei due sensi, da un capo
allaltro della corda, oppure il ritardo totale del loop
della corda.
In figura è mostrato il caso di una corda ideale terminata,
luscita fisica è presa in un qualsiasi punto x=x .
Fig3
La terminazione rigida riflette il segnale che si propaga, la
velocità o laccelerazione con un inversione di segno, nel
caso di variabili onde di forza o posizione la riflessione è
senza linversione di segno (Smith 1992).
Sintesi commutata
Nella sintesi commutata in guida donda "CWS" il modello dello strumento è suddiviso in tre parti leccitazione, la corda vibrante e il corpo radiante; considerate questi elementi come filtri lineari con funzioni di trasferimento, rispettivamente E(z), S(z) e B(z). Il sistema risultante allingresso è eccitato da un impulso d (n), conseguentemente allipotesi di linearità dei vari sottosistemi, il segnale duscita y(n), è ottenuto dalla convoluzione della risposta impulsiva dei tre filtri e(n), s(n) e b(n) con limpulso unitario d (n), ovvero
nel dominio della trasformata Z, la relazione è espressa come
Sfruttando la proprietà commutativa per i sistemi lineari, si può riscrivere la relazione come
Fig.4
Questa relazione mette in evidenza la possibilità di convoluire le risposte impulsive del corpo e delleccitazione in una singola risposta impulsiva Xexc(n), da utilizzare come eccitazione al ingresso di S(z) per produrre lo stesso segnale duscita y(n). Lutilizzo di uneccitazione equivalente è praticamente molto conveniente in quanto può essere precalcolato ed immagazzinato in una wavetable.